Bianco Natal... Nero Natal...

Accanto a me si sta consumando l'ultima candela, che esala profumo a stento. Mi guardo intorno e vedo carte stracciate e fiocchi disfatti, giacciono vuoti e sembrano dire "è passato". Le lucine e le decorazioni per un po' ancora dureranno, ad allietare i nostri frenetici animi che non si sa quanta pace anche in festa abbiano trovato. Pile di stoviglie vuote aspettano qualcuno che dia loro di nuovo il bell'aspetto per poi essere riposte fino ad un'altra occasione. Guardo le suole consumate delle mie scarpe, e mi faccio un po' più triste. Anche quest'anno mi sono fatta corrompere, anche quest'anno non ho saputo farci niente; come resistere al sorriso di chi apre il tuo regalo e gli si illumina il viso, e come resistere alla gioia del ritrovarsi in famiglia e di stare finalmente insieme un po' tranquilli? E questo mondo consumista ci marcia ci marcia ci marcia sopra e ci rimarcia ancora, anche in retro, fino a strizzare il più sporco centesimo da ogni luce, sacchetto, pietanza che arricchisce il nostro, ormai sacro e non più santo, "25 dicembre". E' una festa giusta, penso io, pensiamo tutti, una volta l'anno almeno possiamo avere uno scorcio di come ci si gode la vita. Eppure non lo so, a Natale mi sento sempre un po' triste. Mi sembra di essere in pieno dentro il sistema dal quale vorrei scappare a calci e pugni. Mi sembra di aver fatto i comodi di quella manciata di persone che vorrei veder marcire nel peggiore dei modi. Mi sembra che alla fine questo nostro minuscolo essere stati meglio che ci concede chi decide le nostre azioni abbia fatto stare meglio loro in un modo decisamente superiore. E dico mi sembra per non dire che è decisamente così! Forse non si capisce di chi parlo, il punto è che non lo capisco nemmeno io, ma so che sopra tutti noi ci sta qualcuno che ha stabilito che tutto il mondo in questo giorno, fulcro del consumismo, con l'attenuante della felicità in famiglia che ci concedono solo in questa e altre pochissime occasioni, debba dare fondo ai propri risparmi, e sono riusciti a farcelo fare in modo felice e incosapevole! E poi ci chiediamo: perchè c'è la povertà nel mondo? Perchè ci sono le guerre? Perchè ci sono le lotte religiose, i bambini che muoiono di fame, le malattie incurabili che, guarda caso, non ho mai visto consumare nessuno di chi governa questo stanco mondo? La risposta? Niente di più facile: Come può puntare all'arricchimento ed al conseguente benessere un'economia che, come quella di questo mondo, è figlia di un debito verso le banche? Eh si perchè è a questo che si riduce tutto: al bel denaro sonante che fa gola a c h i u n q u e. Non dite che anche la vostra vita, volenti o nolenti, non giri tutta intorno a quello. E chi le possiede, o meglio, le gestisce, queste fantomatiche banche? La risposta a questa domanda salverebbe la vita a miliardi di persone morte per loro noncuranza e migliorerebbe decisamente in modo esponenziale la mia vita, la tua e quella di tutti quelli che conosci, e di tutti quelli che conoscono loro, e di tutti queglialtri che questi altri conoscono, e così via, fino a CAMBIARE RADICALMENTE IL MONDO. Valentina ps: scusate per questo sfogo-riflessione, non sono parole scritte al vento, spero tocchino qualcuno, in tal caso ho molte altre informazioni molto interessanti. lo potete cancellare liberamente ma avevo bisogno di esporre questo mio punto di vista. se lo condividete con me sono qui con tante persone e tanta ispirazione e sogni. vorrei precisare che è una cosa puramente spirituale, la politica io non so nemmeno cosa sia. sono valevalestar "You may say I'm a dreamer but I'm not the only one I hope someday you'll join us and the world will be as one" The Beatles - Imagine